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Il coraggio di essere imperfetti

25/06/2019 By Claudia Marsili Lascia un commento

Il Potere della vulnerabilità

Qualche mese fa mi sono imbattuta in un TAD TALK davvero molto bello, a cura della ricercatrice Brenè Brown. In 20 minuti racconta la sua esperienza professionale e personale che l’ha portata a studiare profondamente il valore della vulnerabilità nelle nostre vite.

La sua ricerca, frutto di anni di studio e incrocio di dati raccolti da migliaia di persone, l’ha portata a determinare che la vulnerabilità è la paura di sentirsi disconnessi dagli altri. Abbiamo vergogna ad esporci e a lasciar vedere le nostre debolezze, per la paura che se le persone conoscessero questi lati di noi, si allontanerebbero.

Esaminando i dati raccolti Brenè è giunta inoltre alla conclusione che le persone meno vulnerabili, che hanno meno vergogna a mostrare ogni lato di sé, anche quelli più scomodi, sono quelle con un profondo senso di dignità e un forte senso di appartenenza. Queste persone credono di meritarsi amore e connessione con gli altri, per cui non hanno paura di perderli.

Il coraggio di essere imperfetti

La parola coraggio viene dal latino COR-cuore: la definizione originale era quella di ‘raccontare la propria storia personale con tutto il cuore’. Se hai il coraggio di mostrare le tue imperfezioni, avrai la compassione di essere gentile prima di tutto con te e poi con le persone che ti circondano.

Quando inizi a svelarti in tutta la tua autenticità, piano piano abbandoni il tuo Sé ideale per raggiungere il tuo nucleo, la tua essenza e divenire lentamente te stessa. Questo può realizzarsi solo se accetti completamente la tua vulnerabilità.

Le persone selezionate da Brenè Brown come non influenzate dal concetto di vulnerabilità, sono quelle convinte che ciò che li rende vulnerabili, li renda belle persone. Per loro la vulnerabilità non è né un peso da sopportare, né qualcosa di confortevole, ma la ritengono qualcosa di necessario, come ad esempio la volontà di dire “ti amo” per primi, la volontà di fare qualcosa quando non ci sono garanzie di successo, la volontà di investire in una relazione anche dopo aver sofferto, ecc…

Accogli la tua vulnerabilità e lasciati osservare

Se rientri nella categoria delle persone che invece fanno molta fatica a raggiungere il senso di appartenenza, è perché forse hai paura di non meritarti quel senso di connessione profonda che ti unisce agli altri. Forse hai paura di non essere abbastanza rispetto a ciò che gli altri si aspettando da te, o a dei precisi canoni di perfezione che vivono solo nella tua testa.

Se continui a sopprimere le parti più vulnerabili di te, per evitare di fare i conti con le tue paure, in realtà reprimi molte altre sfumature di te, e perdi il contatto anche con le emozioni più belle, perché ti rendi quasi immune a tutto ciò che ti crea una qualsiasi vibrazione interiore. Così piano piano divieni insensibile perfino alla felicità.

Maggiore è la tua paura di contattare la profondità del tuo essere, più grande sarà la tua vulnerabilità, che genererà nuove paure, creando un circolo dal quale diverrà sempre più difficile uscire.

Controllare e voler prevedere tutto ti fa stare al sicuro, ma prova a lasciar andare, a smettere di controllare tutto e a lasciare qualche nervo scoperto, a convivere con la tua vulnerabilità. Lasciati osservare profondamente dagli altri, lasciati amare e lascia che gli altri ti amino, così come sei.

Non risparmiarti: dai tutto quello che hai dentro senza la paura di poterlo perdere, o di fare errori. Sii grato in quei momenti in cui ti senti messa a nudo, perché sentirsi vulnerabili significa essere vivi.

Sei abbastanza così come sei

Nel tuo percorso, che sia autonomo o accompagnato da una figura esterna di supporto, puoi farti sostenere dai Fiori di Bach.

Di seguito ti darò qualche input per riuscire a mettere in pratica quello di cui abbiamo parlato finora, accompagnato dalle essenze floreali che potranno aiutarti a sviluppare proprio quell’aspetto.

Sei semplicemente te stessa, perfetta così come sei, sei abbastanza (Larch). Non c’è bisogno che urli più degli altri per farti sentire. Inizia ad ascoltare e vedrai che anche gli altri hanno qualcosa da raccontare (Heather).

Puoi permetterti di mostrare anche i tuoi difetti, le tue imperfezioni, senza vergogna (Crab Apple). Puoi prendere contatto realmente con ciò che alberga nel tuo cuore e lasciare che gli altri lo vedano (Agrimony). Mostrando la tua vulnerabilità crei connessione con gli altri e metti a tacere le emozioni negative che bloccano il naturale fluire delle emozioni dentro di te.

Mostrare vulnerabilità genera vulnerabilità negli altri e agevola l’incontro con l’altro, distruggendo il senso di colpa di essere semplicemente te stessa, con tutte le tue debolezze (Pine).

Guarda oltre le tue paure, svelati con coraggio (Rock Rose). Accetta la tua sensibilità, se coltivi amore e gentilezza verso te stessa potrai poi donarli al mondo. Non puoi essere compassionevole con gli altri se prima non lo sei con te (Mimulus).

Fai entrare la flessibilità e l’imprevisto nella tua vita, perché l’eccessiva programmazione, le manie di controllo e il perfezionismo ti rendono rigida e poco aperta a ricevere le sorprese che la vita ha in serbo per te (Cherry Plum, Rock Water).

Gli altri ti ameranno lo stesso anche se dirai qualche NO in più, anche se mostrerai loro un lato di te che non conoscono e che non si aspettano. Anzi, forse ti ameranno di più (Centaury).

C’è stato un momento della tua vita in cui ti sei sentita particolarmente vulnerabile? Se vuoi raccontamelo nei commenti qui sotto e farai il tuo primo passo per mettere con le spalle al muro la tua paura di essere vulnerabile.

Con le prossime Gocce di Natura approfondiremo alcuni aspetti che riguardano la vulnerabilità. Se non sei ancora iscritta puoi farlo qui!

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