Secondo Chakra: il Fluire delle Emozioni
Il Secondo Chakra si chiama Swadhisthana, che significa dolcezza. È chiamato anche Chakra Sacrale o Splenico ed è legato al tuo diritto di provare emozioni.
Nella nostra società emozioni e sentimenti vengono molto spesso sottovalutati o addirittura screditati e ridicolizzati e questo viola il tuo diritto di sentire. È invece proprio dal tuo sentire che ricevi informazioni importantissime per il tuo benessere psico-fisico, perché se non ti metti in ascolto delle tue sensazioni e delle tue emozioni, perdi il contatto con te stess@ e col tuo Sé più autentico e profondo. Il tuo Vero Sé. Collegato a tutto questo c’è il tuo diritto di volere, perché se non riesci a contattare le tue emozioni è molto difficile che tu sappia realmente ciò che vuoi. Se il tuo diritto di sentire viene disatteso, di conseguenza sarà minato anche il tuo diritto di percepire e provare piacere e di godere di una sana sessualità, poiché questi sono intimamente legati tra loro.
Il Secondo Chakra è situato nella parte inferiore dell’addome, nella zona del plesso sacrale, appena sotto l’ombelico.
Secondo Chakra: Parole Chiave
Il Secondo Chakra è relazionato al movimento, alle sensazioni, alle emozioni, alla sessualità, al desiderio, alla necessità, al piacere, al cambiamento. Un buon equilibrio del Secondo Chakra pone le giuste basi perché tu possa esprimerti al massimo in questi ambiti.
Se nel Primo Chakra sviluppi radicamento e stabilità, ora devi imparare a lasciar andare, a fluire, a muoverti, a percepire. Movimento e cambiamento stimolano il tuo risveglio interiore. I tuoi sensi sono la porta tra il tuo mondo interiore e quello esterno, sono il collegamento essenziale che ti aiuta ad orientarti nel mondo, dando un significato alle tue esperienze, perché attraverso di essi puoi riconoscere la differenza tra dolore e piacere.
È la complessa combinazione di sensazioni ed emozioni che fornisce il tessuto emotivo dell’esperienza.
Le emozioni sono reazioni istintive ai dati sensoriali ed è attraverso il campo delle emozioni che filtri le tue esperienze. Permettere il libero scorrere dell’energia attraverso il corpo è uno dei compiti principali del Secondo Chakra: quando il piacere viene negato, una parte essenziale del percorso del tuo Secondo Chakra non verrà mai scritta.
I tuoi desideri sono una combinazione di sensazioni ed emozioni. Il desiderio è il carburante della tua volontà (correlata al Terzo Chakra), è la radice della passione e dell’entusiasmo che ti conducono all’azione.
Solo rimanendo in contatto con le tue sensazioni puoi veramente conoscere i desideri più profondi della tua anima.
I desideri non riconosciuti ostacolano la tua volontà e ti conducono all’ombra, che rappresenta le energie istintuali represse, bloccate nel tuo inconscio. Il guardiano della prigione che tiene intrappolata l’ombra, impedendole di illuminarsi alla luce della coscienza, è la colpa, che sequestra l’ombra nel suo regno inconscio.
La sessualità è una delle massime espressioni di molti aspetti associati al Secondo Chakra e costituisce il fondamento del chakra successivo, cioè la forza.
Secondo Chakra: Elemento archetipico
Metaforicamente ogni chakra è in relazione con un elemento archetipico: il Secondo Chakra è in relazione con l’elemento acqua, che fluida e senza forma è caratterizzata dal movimento. È meno densa di un solido ma si espande fino a riempire completamente lo spazio; il Secondo Chakragoverna infatti le funzioni corporee correlate con i liquidi: la riproduzione, la sessualità, la formazione e l’eliminazione delle urine e la circolazione. Nel passaggio dal solido della terra al liquido dell’acqua incontri il cambiamento: nel Primo Chakra hai lavorato per radicarti, ora coltivi le tue emozioni e il movimento.
Il Primo Chakra offre sostegno e contenimento per l’essenza fluida del Secondo Chakra. Senza un contenitore appropriato l’acqua scorre via e la coppa si svuota. Se il contenimento è eccessivo però l’acqua non scorre, ma ristagna e muore. Il compito del Primo Charka è proprio quello di costruire questo contenitore: una coppa capace di essere riempita, di contenere e di svuotarsi.
Secondo Chakra: Colore, Ghiandola endocrina e Senso
Poiché i chakra sono 7, come i colori dell’arcobaleno, ogni chakra è associato a un colore della luce visibile: al Secondo Chakra è associata la vibrazione dell’arancione.
Ad ogni chakra sono associati anche un senso e una ghiandola del sistema endocrino, che nel Secondo Chakra sono il gusto e le gonadi.
Secondo Chakra: sviluppo tra i 6 e i 24 mesi, culminante tra i 12 e i 18 mesi
Lo sviluppo delle abilità e dei concetti collegati a ciascun chakra si verifica progressivamente nella vita ed ogni stadio che viene portato a compimento aiuta il corretto sviluppo del chakra successivo. Il Secondo Chakra si manifesta all’attenzione conscia a circa sei mesi, quando il bambino riesce a concentrare la sua attenzione sugli oggetti esterni ed acquisire così una prospettiva visiva più ampia. In questa fase di sviluppo del Secondo Chakra, che prosegue circa fino al secondo anno di vita, il linguaggio non si è ancora sviluppato e il mezzo primario di comunicazione è quello delle emozioni, che si auspica vengano accolte dagli adulti che si prendono cura di lui. In questa fase il bambino sviluppa la sua identità emotiva, concentrata soprattutto sull’autogratificazione.
Doni del Secondo Chakra
- Movimenti aggraziati
- Intelligenza Emotiva
- Capacità di sperimentare il piacere
- Accudimento di se stessi e degli altri
- Capacità di cambiare
- Delimitazioni sane
Disturbi fisici collegati al Secondo Chakra
- Problematiche agli organi riproduttivi
- Problematiche al sistema urinario
- Problematiche del ciclo mestruale
- Disfunzioni sessuali (impotenza, eiaculazione precoce, frigidità, anorgasmia)
- Dolori lombari
- Problemi alle ginocchia, mancanza di flessibilità
- Sensi assopiti
- Mancanza di interesse per il cibo, per il sesso, per la vita
Disagi correlati allo squilibrio del Secondo Chakra (eccesso o carenza)
Quando il Secondo Chakra è carente ha una delimitazione rigida e lascia passare pochissima energia al suo interno; questa rigidità ti rende fragile, perché ti convinci che se lasci fluire le tue emozioni precipiterai in un abisso dove non avrai sostegno. I disagi collegati in questo caso sono:
- Rigidità fisica e mentale
- Frigidità, paura del sesso
- Difficoltà a socializzare
- Negazione del piacere
- Paura del cambiamento
- Mancanza di desiderio, passione, eccitazione
Un Secondo Chakra in eccesso, invece, ti fa sentire vivo solo in stati emotivi molto intensi; sei sopraffatto da un intenso e continuo bisogno di contatto che ti porta a dipendere dagli altri e a non saper porre dei confini. I disagi collegati in questo caso sono:
- Esibizionismo sessuale
- Ossessioni sessuali
- Dominanza di emozioni estreme (isteria, bipolarismo, crisi distruttive, …)
- Eccessiva sensibilità e fragilità emotiva
- Delimitazioni fragili: invasione da parte degli altri
- Manipolazione seduttiva
- Dipendenza emotiva
- Attaccamento ossessivo
Accade spesso che il Secondo Chakra sia contemporaneamente in eccesso e in difetto, poiché viene attuata inconsapevolmente una funzione compensatoria per cercare di riequilibrare le energie direttamente dall’interno.
È essenziale rimanere al centro di se stessi per trovare un sano equilibrio del Secondo Chakra, in relazione anche al radicamento del Primo Chakra: riuscire a fluire attorno ad una stabilità interiore.
Forza opposta alla naturale attività del Secondo Chakra
Ogni chakra possiede una forza che si oppone alla sua naturale attività e interferisce con la sua salute; se riuscirai ad accettare e integrare questa forza, scoprirai che in realtà essa agisce per rafforzare ciò a cui si oppone e riuscirai a trarre da essa un grande insegnamento.
Nel Secondo Chakra è la colpa a minare il naturale scorrere dell’energia emotiva e sessuale attraverso il corpo, impedendoti di manifestarti all’esterno, inibendo in tal modo il tuo rapporto emotivo e sessuale con gli altri. Più è grande la colpa, più tenti di emancipartene comportandoti in maniera impeccabile, e questo impedisce ancora di più il naturale scorrere dell’energia. Quando ti senti intrappolato in una visione estremista, fermati un momento e chiediti di che cosa ti senti in colpa. Cerca di sviluppare la tua capacità di sentire per riuscire a percepire le sfumature sottili che si trovano tra le due polarità.
La colpa è maestra quando ti guida, ma un demone quando ti tiene legat@.
Riequilibrio del Secondo Chakra
Per ogni difficoltà che incontri nella vita, sviluppi una strategia che ti permette di affrontarla. Se le difficoltà che ti trovi ad affrontare sono tante, queste strategie diventano dei modelli cronici che si àncorano al tuo corpo e alla tua psiche, come strutture difensive che possono creare dei veri e propri modelli fissi nel tuo corpo, che impediscono il libero scorrere dell’energia. Questa tensione cronicizzata sviluppa in te un’armatura caratteriale che influenza la tua postura, il tuo respiro, il tuo metabolismo, le tue emozioni e le tue convinzioni.
A volte il libero scorrere della tua energia o delle tue intenzioni sembra bloccato e questi blocchi sono in relazione alle funzioni dei chakra.
Il Secondo Chakra è il centro delle sensazioni e del sentire, delle emozioni e del piacere, dell’intimità e dei legami, del movimento e del cambiamento, e se non sei in contatto con le tue emozioni e con il tuo sentire ti discosti inevitabilmente dalla radice sensibile del tuo corpo. Negare le qualità del Secondo Chakra significa negare una parte essenziale della tua interezza. Se non c’è contatto con l’esterno i tuoi sensi si addormentano. Per recuperare l’equilibrio del tuo Secondo Chakra devi reclamare il tuo diritto di sentire, le tue passioni. Per farlo dovrai liberare il flusso di energia indispensabile per la tua crescita, per il tuo cambiamento, lasciando cadere l’armatura che ti separa dagli altri.
Proprio come rilasciare le emozioni libera il corpo, è vero anche il contrario, cioè puoi liberare le tue emozioni muovendo coscientemente il tuo corpo. Se il tuo corpo è bloccato, muovendoti aiuti le tue emozioni a liberarsi, ristabilendo vitalità e flessibilità: ad esempio allungandoti puoi liberare tristezza e desideri sopiti, dando pugni al cuscino puoi metterti in contatto con livelli profondi di ansia.
Per guarire il Secondo Chakra è essenziale ricollegarti alle sensazioni del tuo corpo, scaricare le emozioni da cui ti senti sopraffatto, far emergere i movimenti bloccati che sono stati congelati a causa dei traumi che hai vissuto ed imparare ad entrare in contatto con le tue reali necessità, per poterle comprendere e soddisfare.
Un Secondo Chakra in equilibrio ti donerà la capacità di accogliere il cambiamento, senza perdere la stabilità del tuo centro.
Quando il movimento è contenuto, per cui c’è carenza energetica in questo centro, bisogna identificare i modelli che lo limitano e incoraggiare il movimento. Quando tale movimento invece è eccessivo, per eccesso energetico in questo centro, bisogna imparare a contenerlo: rilasciando le emozioni per alleggerire la pressione o imparando a gestire l’intensificarsi delle sensazioni. Per farlo dovari necessariamente imparare a prestare attenzione agli impulsi sottili che scorrono attraverso il tuo corpo.
Per aiutarti a prendere contatto col tuo Secondo Chakra e riequilibrare le energie contenute al suo interno puoi:
- Ripristinare il libero fluire dell’energia dentro di te liberando il fluire del movimento rimasto congelato a causa dei traumi che hai subìto e delle esperienze negative che hai vissuto. Puoi farlo attraverso tecniche di lavoro corporee o tecniche di rielaborazione dei traumi in cui un terapeuta preparato può guidarti per condurti a reintegrare lentamente i pezzetti delle tue esperienze.
- Lavorare con il senso di colpa: la colpa blocca le tue sensazioni e questo atteggiamento interiore che ti pervade può essere realmente modificato solo prendendo coscienza di quali sono state le cause che ti hanno portato a comportarti nel modo che oggi ti fa sentire in colpa. Cerca di comprenderti a fondo, e al di là di quello che otterrai attraverso il tuo lavoro interiore, cerca di perdonarti.
- Imparare a gestire le tue emozioni: quando la forza che sta dietro ad un’emozione si accumula senza venire espressa, crea un eccesso emotivo. Questa energia può essere incanalata in attività appropriate, come ad esempio pulire tutta casa quando ti senti arrabbiat@, scrivere o leggere quando ti senti triste. L’emozione bloccata è intrappolata nella struttura del tuo corpo. Quando le emozioni sono eccessive puoi trasferire la tua coscienza alle sensazioni del tuo corpo. Per imparare a gestire al meglio questa energia è necessario un profondo lavoro interiore di consapevolezza che aiuti le tue emozioni ad emergere, per essere riconosciute e integrate nella tua vita.
- Lavorare su ogni forma di controllo: per liberare il flusso energetico bloccato dentro di te è importante lasciarti andare ed abbandonare il controllo, ma se il tuo contenitore interiore è estremamente scarico, rilasciando tutta la tua energia in maniera incontrollata, rischi di ritrovarti eccessivamente scaric@ e svuotat@. Quando il terreno è troppo debole per offrire stabilità, sicurezza e controllo, la liberazione emotiva va veicolata e calibrata con un’adeguata forma di controllo, per offrire quella stabilità necessaria ad andare avanti nel tuo lavoro interiore. Questo avviene quando il Secondo Chakra è in eccesso (rabbie incontrollabili, pianto estremamente facile, sentirsi paralizzati dalle proprie paure): in questo caso un’adeguata forma di controllo lo riequilibra, cioè il non agire immediatamente sull’onda emotiva o sulla base di una sensazione, una spinta o un desiderio, ti aiuta ad acquisire maggiore forza. Se ad esempio il tuo modo abituale per scaricarti è quello di fare sesso, di abbuffarti di cibo, di bere, diventerai dipendente da quell’attività, senza ascoltare profondamente la tua ansia. Imparando ad accogliere quest’ansia, a controllarla, riuscirai a trovare nuove forme per incanalarla. Un sano controllo permette all’energia di riempire i tuoi tessuti, di espandere le tue sensazioni e di incanalare la tua eccitazione. Controllare in questo caso equivale ad accumulare l’energia necessaria alla tua trasformazione, anziché disperderla.
- Guarigione sessuale: il sesso ti conduce a provare le esperienze più intime e vulnerabili della tua vita, pertanto è in questo àmbito che emergono le tue emozioni più profonde. Recupera il tuo Secondo Chakra per recuperare il tuo diritto di sentire e di avere una sana sessualità. La guarigione sessuale riporta il sacro nell’atto sessuale. Non è detto che questa energia sfoci sempre nell’atto sessuale: essa scorre in tutti gli àmbiti della tua vita, energia creatrice, energia di appagamento dei tuoi sensi e del piacere, come annusare un profumo inebriante, immergerti nella natura, mangiare qualcosa di molto succulento. La guarigione dell’energia sessuale non si limita certo solo al Secondo Chakra, poiché l’esperienza della sessualità è influenzata da ciascun chakra: il Primo Chakra ti parla del rapporto che hai con il tuo corpo, il Terzo Chakra della forza che ti permette di mantenere in equilibrio i tuoi rapporti con gli altri, il Quarto Chakra riguarda le tue relazioni, il Quinto Chakra ti parla di una chiara comunicazione a cuore aperto con gli altri, mentre il Sesto Chakra riguarda la sfera dell’immaginazione e il Settimo Chakra la capacità di sperimentare il sesso come unione spirituale.
Affermazioni positive per sostenere il lavoro del Secondo Chakra
“Merito piacere nella vita”
“Assorbo informazioni dalle mie emozioni”
“Accetto e celebro la mia sessualità”
“La mia sessualità è sacra”
“Mi muovo facilmente e senza sforzo”
“La vita è piacevole”
Fiori di Bach per il Secondo Chakra
Pine, l’essenza ricavata dal Pino silvestre, è quella che più di tutte ti aiuterà a ripristinare il corretto fluire dell’energia nel tuo Secondo Chakra. Agendo sul tuo senso di colpa ti aiuterà a smettere di giudicarti, ad accettare la tua natura e ad innamorarti di te. Se ti senti in colpa per tutto quello che fai, non riuscirai mai a godere appieno di quell’esperienza, perché starai sempre limitando e controllando tutto quello che fai. In questo Cherry Plum è il fiore cardine, poiché è legato all’asse controllo-perdita di controllo, per cui apporta equilibrio in questa dimensione, permettendoti di arrenderti al tuo Sé interiore, lasciarti andare e allo stesso tempo controllare quelle istanze esasperate che ti portano ad uscire fuori da te, a perdere il contatto con i tuoi desideri più intimi, nascondendoli dietro a reazioni esagerate ed estreme che ti aiutano in qualche modo a sfogare la tua energia in eccesso, ma che in realtà non fanno che allontanarti sempre di più dal tuo vero Sé.
Crescendo ti è stato insegnato a mettere da parte i tuoi piaceri e questi, che quando eri piccolo erano per te così naturali, hanno iniziato ad essere regolati dal senso di colpa, trattenuti all’interno dalla rigidità del tuo corpo e del tuo pensiero. Piano piano, ciò che assume rigidità diventa fragile e vulnerabile. PIN è coadiuvato da Rock Water, che ti aiuta a sciogliere la rigidità accumulata e da Crab Apple, che ti aiuta a ridimensionare il senso di vergogna che crescendo hai iniziato a provare nei confronti dei tuoi naturali piaceri.
Quando i sani piaceri primari vengono negati, prevalgono quelli compensativi, come il piacere del bere, le droghe, l’esasperazione sessuale, gli eccessi di cibo, generando la predisposizione alle dipendenze. Agrimony è di grande aiuto per destrutturare tutte queste maschere compensative e iniziare a guardarti dentro con sincerità, andando ad agire sul tuo bisogno di compensare quello che ti manca con qualcosa di esterno; è sostenuto da Centaury, che ti aiuterà invece a fortificare la tua forza di volontà e ad esprimere quello che hai dentro.
La dipendenza da sostanze non è l’unica che può emergere quando il Secondo Chakra non è in equilibrio ma, come abbiamo visto, un Secondo Chakra in eccesso può generare in te anche una forte dipendenza affettiva ed emotiva. La triade Chicory–Centaury–Gentian è alla base di tutte le carenze affettive: il rifiuto è la tua paura più grande (CEN), per cui sei alla continua ricerca dell’amore (CHI), in maniera quasi ossessiva e il non riuscire a trovarlo genera in te sentimenti di sfiducia nei confronti della vita (GEN). Questa triade ti insegnerà a liberare anziché trattenere, vivendo il giusto distacco da situazioni e persone (CHI), a sviluppare il tuo vero sentire e le tue qualità interiori (CEN) e a ritrovare la fede, superando i dettagli negativi e le piccole grandi sfide quotidiane (GEN).
Importantissimo l’uso di Larch, in quanto il senso di colpa blocca la tua naturale autostima, e di Rock Rose, quando la paura di essere abbandonat@ è fortissima, perché sei convint@ che se venissi abbandonato proveresti un terrore interiore talmente profondo da non riuscire a sopportarlo.
Quando il bisogno di contatto con gli altri è continuo e la paura della solitudine è sconfinata, Heather è il fiore che può aiutarti ad attingere alla tua fonte interiore di energia, senza bisogno continuo di nutrirti e dissetarti fuori da te.
Qui trovi il mio articolo introduttivo sui chakra dove ti parlo Primo Chakra.
Questo articolo è ispirato al libro “Il Libro dei Chakra – Il sistema dei chakra e la psicologia” di Anodea Judith; alcuni dei concetti espressi sono tratti dal suddetto libro, di cui ti consiglio l’acquisto se t’interessa approfondire questa tematica. Il presente articolo non viola il copyright internazionale, contenendo una percentuale estrapolata dal testo originale inferiore al 20%.
Ho trovato molto interessante il suo articolo sui fiori di Bach ed il riferimento ai Chakra.
Grazie per averlo divulgato.
Grazie mille! Un caro saluto
Articolo veramente interessante e completo.
Grazie.
Grazie mille a te 🙂