Empatia…questa sconosciuta!
Hai mai sentito parlare di empatia? E’ un termine molto spesso utilizzato in campo terapeutico, dove è considerata un elemento fondamentale della relazione di cura, ma in realtà relegarla a questo campo è riduttivo, poichè, come dice Roger Ebert, “L’empatia è la qualità più essenziale di una civiltà”, per cui tutti dovremmo chiederci come poter sviluppare questa qualità nella nostra anima!
L’empatia è la capacità di comprendere profondamente le esperienze, le motivazioni e lo stato d’animo di un’altra persona. Empatia significa “sentire dentro” e una relazione empatica si basa sull’ascolto non valutativo e non giudicante: esso si concentra invece sulla comprensione dei sentimenti e dei bisogni fondamentali dell’altro.
Il termine empatia deriva dal greco empatéia (en-, “dentro”, e pathos, “sofferenza o sentimento”) e anticamente veniva usato per indicare il rapporto emozionale di partecipazione che legava l’autore-cantore al suo pubblico; nasce all’interno di un contesto dove con empatia s’intendeva la capacità della fantasia umana di cogliere il valore simbolico della natura, la capacità di sentir dentro e di con-sentire, cioè di percepire la natura esterna, come appartenente al nostro stesso corpo.
Empatia vs Simpatia
La capacità di provare empatia viene contrapposta alla simpatia, che esprime un autentico sentimento doloroso, il soffrire insieme (da syn– “insieme” e pathos “sofferenza o sentimento”) all’altro, creando uno stato di “sentimento condiviso”, di compassione e a volte pietà.
Per questo è molto importante per un buon terapeuta, entrare in empatia col proprio cliente/paziente, in quanto la simpatia è di ostacolo ad una valutazione clinica realmente efficace, mentre l’empatia consente di comprendere lo stato d’animo di chi si ha di fronte e valutarlo ai fini terapeutici, senza esserne sopraffatto.
Lo stato psicologico della simpatia ha tratti in comune con quello dell’empatia, ma non sono la stessa cosa; nell’empatia le emozioni dell’altro vengono percepite esattamente come l’altro le sente, anche se non si condivide il suo modo di vedere le cose, mentre nella simpatia si percepisce la situazione in maniera simile all’altro e sono presenti preoccupazione e desiderio di alleviare lo stato d’animo negativo che l’altro prova.
Le quattro qualità dell’Empatia
Quali sono le qualità da incentivare se vuoi coltivare una buona Empatia? La ricercatrice Teresa Wiseman ha individuato le quattro qualità dell’empatia:
- l’abilità di mettersi nei panni dell’altra persona o di riconoscere che quel punto di vista rappresenta la sua verità;
- la capacità di astenersi dal giudicare;
- l’essere in grado di riconoscere le emozioni negli altri;
- il saperglielo comunicare, trasmettendo ciò che si è compreso di quello che l’altro ti comunica.
So bene che non è facile, né immediato, riuscire ad entrare in empatia con gli altri, perché la maggior parte delle volte ti trovi a ripetere frasi apparentemente consolatorie, che in realtà non fanno sentire l’altro accolto, ma creano distanza tra voi e sottintendono un tuo giudizio, una tua opinione mascherata da consiglio. Per entrare in empatia con l’altro devi invece entrare in connessione con lui, e puoi farlo anche senza parlare, ma semplicemente standogli accanto, offrendogli un sorriso, uno sguardo, un abbraccio.
Empatia è essere in contatto con l’altro e, nello stesso momento, con la tua sfera emozionale, che è in grado di riconoscere quegli stessi sentimenti che l’altro sta condividendo con te. L’empatia è legata alla consapevolezza di te: per capire quello che sentono gli altri devi avere ben chiaro il vissuto delle tue emozioni.
Il legame che si crea tra te e l’altro è quello che può innescare un reale miglioramento della sua situazione, non quello che gli dirai.
Fiori di Bach per sviluppare EMPATIA
Tra i fiori che Edward Bach ha individuato per aiutarci a sviluppare la qualità dell’empatia, il più importante è senza dubbio Heather, il fiore dell’erica, che può aiutarti ad uscire dalla solitudine interiore che ti spinge a parlare in continuazione, intrometterti nelle conversazioni altrui, oppure restare in un profondo silenzio per attirare su di te l’attenzione degli altri. Questa essenza meravigliosa ti aiuta a trovare dentro di te la tua fonte energetica e ad attingervi, riuscendo ad aprire il tuo cuore all’ascolto dell’altro, un ascolto sincero che ti permette di percepire la sua sfera emotiva; non sentirai più l’esigenza di avere un pubblico che ti conferma che esisti, perché basterai a te stesso e la compagnia degli altri diverrà una risorsa disinteressata e preziosa, non più uno strumento per riempire il tuo vuoto d’amore.
Beech, il fiore del faggio, favorisce l’empatia in quanto allontana da te ogni forma di giudizio e di critica, permettendoti di comprendere l’altro e andargli incontro, accettando la sua diversità, le sue emozioni e il suo punto di vista; smetterai di proiettare sugli altri le tue aspettative ed esigenze e diverrai più tollerante.
Red Chestnut, il fiore dell’ippocastano rosso, può esserti di aiuto per coltivare questa importantissima qualità, quando nelle tue relazioni metti davanti a tutto la tua forte apprensione per il benessere degli altri, ma questa preoccupazione, adornata da una maschera di folle amore, cela in realtà la tua forte insicurezza. Apparentemente il tuo può sembrare un eccesso di empatia, ma in realtà il fiore ti donerà equilibrio e t’insegnerà ad offrire il tuo appoggio e il tuo conforto, insieme alla consapevolezza che non puoi allontanare dagli altri dolori e sofferenze. Riuscirai così nell’intento di non essere inghiottito dalle emozioni dell’altro e a vederlo così com’è, e non attraverso la proiezione dei tuoi stessi bisogni.
Anche altri fiori del sistema aiutano a sviluppare empatia, intervenendo per armonizzare dentro di te l’aspetto negativo del fiore stesso:
Chicory, quando c’è possessività e sei perfettamente in grado di renderti conto degli stati d’animo degli altri, ma spesso li utilizzi per manipolare le situazioni a tuo vantaggio: l’essenza ti aiuta a liberare, anziché trattenere;
Vervain, quando c’è eccesso di entusiasmo: l’essenza ti dona delicatezza ed equilibrio nel rapportarti agli altri;
Holly, quando ci sono rabbia, invidia, gelosia, sospetto, ira, malizia e c’è quindi necessariamente distanza con l’altro: l’essenza ti aiuta ad interiorizzare il giudizio, abbandonare le ostilità e a proteggerti da ciò che non è “amore universale”.
Ricordati che noi siamo animali sociali e la crescita delle persone con cui entriamo in contatto avviene soprattutto grazie all’intensità della connessione che riusciremo a realizzare con loro.
L’empatia ha una forza incredibile, in grado di innescare un cambiamento capace di far fiorire l’animo di chi la riceve, ma anche quello di chi la pratica: è il fondamento della comunicazione ed è alla base di ogni sana relazione, terapeutica o meno.
Lascia un commento